Marisa Zattini

"Luoghi segreti" per Monica Spada


Marisa Zattini

"Luoghi Segreti" per Monica Spada- 2010


Riannodare parole alle cose, immagini ai sogni, colori alle emozioni in una rarefazione del silenzio.Luoghi privilegiati perché inventati e inesistenti se non oltre la soglia del reale per una ferrea logica di quel senso ultimo e primo delle cose. Un divenire necessario ed essenziale nella pittura di Monica Spada. Assegnazioni di pause, di soste, di stati di quiete platonicamente ostensivi. La “miseria” della grandezza - o della piccolezza dell'essere -. Luoghi sensibili e segreti sussurrati nel flusso di un racconto immaginario che, rigorosamente fedele a se stesso, si è ritagliato e svolto in nette, pure, autentiche dimensioni cicliche, svolto nell'arco di questi ultimi vent'anni. Monica Spada ha fissato i limiti dei suoi spazi architettonici e li ha restituiti all'equivalenza dei valori sensibili di uno sguardo poetico sul senso di un tempo dell'anima.

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Nessun capovolgimento, nessun effetto speciale: solo verità e desiderio. Permanenza di un profumo di sapere antico. Una destituzione del reale a favore di un fantastico pacificante. Assegnazione di identità per una sospensione della logica del senso. La qualità “fisica” delle cose è svanita, volutamente come pura la passione e la voluttà: tutto è stato riassorbito, decantato, distillato, misurato. Permane solo il “profumo” del cuore delle cose, l'effetto emotivo che sta fra finito e infinito, oltre quella soglia del visibile. Là si risolvono i nostri destini, nell'incorporeo capace di “schivare” il presente. Monica Spada esiste - e resiste - nel tempo del raccoglimento, nel segno di un passato che scandisce la superficie del vissuto presente, per essere puramente e semplicemente oltre. Misurazione di nuove frontiere oltre l'orizzonte. Si respira la libertà di un'interiorità magica e spirituale. Uno stato alterato che pertiene all'arte. Il senso inverso del nostro frenetico esistere e consistere alla vita. Il vapore incorporeo che svaporava dai lievitanti contenitori di dormienti ha lasciato posto ai cieli plumbei e alle atmosfere violacee talora modellate perfette per una consistenza-esistenza dell'invisibile. Affacciarsi all'interni del suo mondo significa accettare di entrare dentro lo specchio di Alice, salire scendere, volare e sorvolare …. mondi di latenza. La virtù è nel suo dominio supremo. Lo stato delle cose nei dipinti raffinati di Monica Spada si compone di particelle speciali significanti che implicano delle conseguenze. Così nell'ordine cosmico che mette in connessione uomo e animale si avverte una natura necessitante di puro ordine.Il senso dell'arte di Monica Spada risiede nel desiderio, di un ruolo fondamentale e universale dell'eticità cosciente e vigile del vivere. Esistenze mentale per nuove spazialità. La percezione segue un senso morale, espresso dalla sostanza delle cose che si dispiegano «in quel cerchio lungo la frontiera fra le proposizioni e le cose»ull È (Gilles Deleuze). Nella dualità uomo-animale vi era il dialogo latente dei fantasmi delle profondità. Uno stato di quiete impenetrabile consustanziata.


Marisa Zattini 2010